Il mondo occidentale sta invecchiando: una recente ricerca ISTAT rivela che l’età media della popolazione italiana è 44,7 anni ma si prevede che nel 2065 questa arriverà circa a 50,1 anni. Letteralmente la ricerca dice che “il processo di invecchiamento della popolazione è da ritenersi certo e intenso”.
Nanotecnologie per le ulcere cutanee
Le ulcere cutanee sono lesioni che derivano dalla perdita di tessuto e coinvolgono gli strati più esterni e spesso anche quelli più profondi della cute. Queste lesioni, frequentemente dolorose, sono aggravate da un’alterata capacità di guarigione, che si manifesta ad esempio attraverso processi di cicatrizzazione e di risoluzione della ferita rallentati.
Questione di ingredienti
Quella nella foto è un’opera dell’artista Marzia Migliora e riproduce gli scheletri di un uomo e di una donna dell’epoca neolitica, sepolti abbracciati l’uno all’altra. Grande l’emozione davanti a questa testimonianza di un legame che sfida i millenni ma come possiamo dire con sicurezza che si tratta di un lui e di una lei? Semplice: la forma delle ossa, e in particolare di quelle del bacino e del torace/costato, è diversa nei maschi e nelle femmine.
Nuovi attori nello sviluppo di obesità
In Italia, nel 2015, più di un terzo della popolazione adulta era in sovrappeso. L’obesità, caratterizzata proprio da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, è una disturbo del metabolismo di proporzioni epidemiche, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo – indipendentemente da sesso, età ed etnia – siano sovrappeso e 300 milioni obese. Da questi darti si capisce immediatamente che questo è un problema che riguarda una fetta così consistente della popolazione mondiale che è stato coniato un nuovo vocabolo: globesity.
La sindrome di Angelman
La sindrome di Angelman è una malattia genetica causata da un difetto dell’espressione della copia materna di un gene denominato UBE3A, localizzato sul braccio lungo del cromosoma 15. La prevalenza della malattia varia tra 1 su 10.000 e 1 su 20.000 bambini nati vivi e per questo viene riconosciuta come una malattia rara.
Cancro: nuovi metodi in studio per la diagnosi precoce
Nel precedente post abbiamo parlato di nuovi approcci terapeutici per combattere la progressione del cancro. Oggi focalizziamo invece l’attenzione su un altro aspetto determinante per contrastare questa patologia: la diagnosi precoce.
È risaputo che riconoscere un tumore nelle sue fasi iniziali aumenta la possibilità di contrastarne la crescita e quindi le possibilità di sopravvivenza.
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L’uso dei virus per curare il cancro
Si sa purtroppo che ad oggi l’incidenza del cancro è ancora molto alta: ogni anno nel mondo si registrano 14 milioni di nuovi casi di tumore e 8 milioni di morti per questa malattia. Solamente in Italia, ogni giorno vengono diagnosticati circa 1.000 nuovi casi di cancro.
Partiamo da qui
Durante il periodo della mia candidatura come futuro direttore del nostro dipartimento, ho condiviso con tutti i colleghi il desiderio di iniziare a lavorare su un progetto di comunicazione che si rivolgesse ai cittadini, alla società civile, utile per condividere con loro le nostre attività di ricerca.
Chi ci legge avrà notato che negli ultimi anni stiamo assistendo a una significativa apertura del sistema della ricerca accademica verso il pubblico, che coincide anche con un accresciuto interesse dei cittadini per la ricerca scientifica, con particolare attenzione per quella biomedica e biotecnologica, che tanto significativamente sta cambiando la qualità e l’aspettativa della nostra vita.
Comunicare il fallimento
Proviamo a parlare qualche minuto di comunicazione del fallimento?
È un tema negletto per chi si occupa di comunicazione ma è qualcosa con cui dobbiamo imparare tutti a fare i conti, perché comunicare in maniera onesta e responsabile è un dovere nei confronti dell’opinione pubblica, dei cittadini.
Comunicare la scienza
Le innovazioni scientifico-tecnologiche sono un fattore chiave nel determinare la durata e la qualità della vita della società di oggi. È innegabile che la società civile sia sempre più interessata agli argomenti di scienza e tecnologia e gli scienziati sono considerati gli attori più affidabili nella divulgazione dei risultati della propria ricerca [ipsos mori 2014].
L’attività di comunicazione è diventata parte integrante della ricerca scientifica, come indicato anche recentemente nella carta europea dei ricercatori [link]. Diventa importante che il ricercatore faccia conoscere il proprio lavoro sia per attrarre finanziamenti sia per divulgare le ricadute positive delle proprie ricerche.